
Come automatizzare le risposte ai ticket in LiveAgent con FlowHunt
Scopri come integrare i flussi AI di FlowHunt con LiveAgent per rispondere automaticamente ai ticket dei clienti utilizzando regole di automazione intelligenti ...

Scopri come automatizzare la creazione di articoli della knowledge base in Hugo direttamente dai ticket dell’assistenza clienti utilizzando agenti AI e integrazione con GitHub.
I team di supporto clienti generano ogni giorno preziose informazioni grazie alle interazioni con gli utenti. Queste domande, problemi e soluzioni rappresentano una miniera d’oro che potrebbe essere utile a tutta la base utenti, se adeguatamente documentata. Tuttavia, convertire manualmente i ticket di supporto in articoli ben formattati per la knowledge base richiede tempo, è ripetitivo e spesso passa in secondo piano rispetto alle esigenze immediate di assistenza. E se potessi automatizzare l’intero processo, trasformando le richieste dei clienti in pagine di knowledge base professionali e ottimizzate SEO, che compaiono direttamente sul tuo sito? Oggi i workflow di automazione moderni lo rendono possibile. Collegando il tuo sistema di ticketing LiveAgent con Hugo per la generazione di siti statici e GitHub per il controllo delle versioni, puoi creare una pipeline che trasforma automaticamente le domande dei clienti in contenuti ricercabili e facilmente consultabili. In questa guida approfondita, esploreremo come costruire questo potente sistema di automazione, l’architettura tecnica sottostante e i passaggi pratici per implementarlo nella tua organizzazione.
Una knowledge base è un archivio centralizzato di informazioni pensato per aiutare gli utenti a trovare risposte senza dover richiedere assistenza diretta. Tradizionalmente, le knowledge base sono create manualmente: i team di supporto scrivono articoli, li formattano, li ottimizzano per i motori di ricerca e li pubblicano tramite un sistema di gestione dei contenuti. Questo processo è dispendioso in termini di tempo e crea un collo di bottiglia, soprattutto per aziende in crescita che ricevono centinaia di richieste al giorno. L’automazione della knowledge base cambia il paradigma, utilizzando l’intelligenza artificiale per estrarre le informazioni rilevanti dai ticket di supporto, strutturarle secondo template predefiniti e pubblicarle direttamente sul sito. Il sistema di automazione agisce da intermediario intelligente tra il team di supporto e il sito web, identificando i ticket che contengono conoscenze utili anche ad altri utenti e trasformando queste conversazioni in documentazione professionale e ben strutturata. Questo approccio non solo fa risparmiare tempo, ma garantisce anche coerenza di formato, struttura e ottimizzazione SEO su tutti gli articoli. Il sistema può essere configurato per comprendere il contesto aziendale, evitare contenuti duplicati e mantenere una knowledge base coerente che cresce organicamente man mano che arrivano nuove richieste di supporto.
Le ragioni per adottare l’automazione della knowledge base sono molteplici e di grande impatto. Innanzitutto, riduce drasticamente il volume delle richieste di supporto, permettendo ai clienti di trovare risposte in autonomia. Studi dimostrano che i clienti preferiscono soluzioni self-service quando sono disponibili ed efficaci, e una knowledge base ben curata può ridurre i ticket del 20-30%. In secondo luogo, migliora la soddisfazione del cliente, fornendo risposte immediate alle domande più comuni senza dover attendere un operatore. Terzo, offre un grande vantaggio SEO: gli articoli vengono indicizzati dai motori di ricerca e generano traffico organico, migliorando la visibilità e attirando nuovi clienti tramite le ricerche online. In quarto luogo, consente di preservare la conoscenza aziendale che altrimenti andrebbe persa quando un membro del team lascia l’azienda. Ogni interazione di supporto contiene soluzioni preziose che, se documentate, diventano patrimonio permanente dell’organizzazione. Inoltre, permette al team di focalizzarsi su problemi complessi e di maggior valore invece di rispondere sempre alle stesse domande. Automatizzando la creazione di contenuti dalla knowledge base, ogni risposta fornita dal team diventa una risorsa consultabile da migliaia di clienti futuri. Infine, fornisce dati utili sulle difficoltà dei clienti, che possono guidare lo sviluppo prodotto, il marketing e la formazione.
Per realizzare un sistema automatico di knowledge base è necessaria l’integrazione di diversi strumenti in un unico flusso. Il sistema tipicamente comprende quattro componenti: un sistema di ticketing (LiveAgent), un agente AI che elabora i ticket, un sistema di controllo versione (GitHub) e un generatore di siti statici (Hugo). LiveAgent è la fonte delle richieste dei clienti, salvando tutte le conversazioni con i relativi metadati. L’agente AI è l’orchestratore del processo: riceve l’ID del ticket, recupera il contenuto e la cronologia, valuta se pubblicabile, controlla la presenza di argomenti simili per evitare duplicati, genera contenuti SEO-ottimizzati nel giusto formato e gestisce il workflow su GitHub. GitHub funge da layer per la gestione dei contenuti e il controllo versione, consentendo revisione e tracciamento di ogni variazione. Hugo trasforma i file markdown in un sito veloce, sicuro e SEO-friendly. Questa architettura assicura una chiara separazione delle competenze: LiveAgent gestisce il supporto, l’agente AI l’intelligenza e le decisioni, GitHub il versionamento e la collaborazione, Hugo la presentazione. Il vantaggio di questo sistema sta anche nella sua modularità: ogni componente può essere aggiornato o sostituito senza impattare gli altri.
FlowHunt fornisce il livello di orchestrazione che collega questi sistemi in un unico workflow. Invece di richiedere sviluppo custom o integrazioni complesse, FlowHunt permette di progettare visivamente il flusso, collegando LiveAgent, GitHub e Hugo tramite una semplice interfaccia. La piattaforma gestisce autenticazione, gestione errori, logica di retry e tutta la complessità tecnica che normalmente richiederebbe un team di sviluppatori. Con FlowHunt puoi creare workflow sofisticati senza scrivere codice, rendendo l’automazione accessibile anche a team senza risorse di sviluppo dedicate. La piattaforma gestisce anche memoria e contesto, consentendo all’automazione di imparare dalle esecuzioni precedenti e prendere decisioni intelligenti su quando creare nuovi articoli o aggiornare quelli esistenti. L’integrazione con GitHub permette la creazione automatica di pull request, così il team può revisionare i contenuti generati prima della pubblicazione. Questo approccio “human-in-the-loop” garantisce qualità, mantenendo allo stesso tempo tutti i vantaggi dell’automazione.
Il workflow di generazione automatizzata della knowledge base segue una sequenza di passaggi ben progettata, ognuno dei quali contribuisce a creare un articolo pronto per la produzione. Comprendere questo processo è essenziale per implementarlo efficacemente.
Primo passaggio: recupero e validazione del ticket
Il flusso inizia quando fornisci un ID ticket dal tuo sistema LiveAgent. L’agente AI recupera subito il contenuto completo del ticket, inclusi oggetto, corpo, tag e l’intera cronologia della conversazione tra cliente e supporto. Questo recupero dettagliato è fondamentale per dare all’AI tutto il contesto necessario alla generazione di contenuti accurati e pertinenti. L’agente verifica anche che il ticket sia sufficientemente dettagliato e idoneo alla pubblicazione. Ad esempio, puoi configurare il sistema per saltare automaticamente le richieste di prenotazione demo, evitando che la knowledge base venga popolata da contenuti poco utili o amministrativi.
Secondo passaggio: rilevamento duplicati tramite memoria
Prima di generare nuovi contenuti, il sistema controlla la sua memoria per verificare se esiste già un articolo simile. Questo sistema di memoria è una delle caratteristiche chiave, perché previene la creazione di articoli duplicati o troppo simili, che confonderebbero gli utenti e penalizzerebbero la SEO. L’agente AI cerca tra i ticket precedenti e gli articoli generati per trovare argomenti analoghi. Se trova una corrispondenza, può aggiornare l’articolo esistente o saltare la creazione, a seconda della configurazione. Se non esiste un argomento simile, il ticket viene aggiunto alla memoria per riferimento futuro. Questo approccio rende il sistema sempre più intelligente, costruendo una mappa completa della knowledge base in base alle interazioni elaborate.
Terzo passaggio: analisi della struttura della knowledge base
Il sistema esamina il repository della knowledge base per comprendere come sono strutturati, formattati e organizzati i contenuti. Questo step garantisce coerenza tra tutti gli articoli. L’agente AI analizza i file markdown esistenti, il frontmatter, le intestazioni e i pattern di contenuto per apprendere le convenzioni in uso. Osserva come sono categorizzati gli articoli, quali metadati sono inclusi, come vengono referenziate le immagini e quali elementi SEO sono presenti. In questo modo, il sistema assimila lo stile e la struttura specifica della tua knowledge base, facendo sì che i nuovi articoli si integrino perfettamente senza sembrare generati automaticamente.
Quarto passaggio: gestione dei branch GitHub
Per mantenere un controllo versione ordinato e abilitare flussi di revisione efficaci, il sistema crea o utilizza un branch GitHub esistente per l’aggiornamento della knowledge base. Invece di creare un branch per ogni ticket, il sistema gestisce i branch in modo intelligente per tenere il repository organizzato. Se esiste già un branch per gli aggiornamenti della knowledge base, il sistema vi aggiunge il nuovo file. Questo approccio evita l’eccessiva proliferazione di branch, ma consente di raggruppare più aggiornamenti in una singola pull request. La convenzione di naming è solitamente descrittiva, come “knowledge-base-updates” o “kb-automation”, così i membri del team capiscono subito lo scopo del branch.
Quinto passaggio: generazione e formattazione del contenuto
Con tutto il contesto raccolto, l’agente AI genera l’articolo per la knowledge base. Il contenuto prodotto include una sezione frontmatter correttamente formattata con metadati come titolo, descrizione, keyword, tag, categorie, data di pubblicazione ed eventuali call-to-action. Il corpo dell’articolo segue una struttura pensata sia per la leggibilità dell’utente che per l’ottimizzazione SEO: tipicamente un titolo principale, diverse sezioni H2 con domande (ad es. “Cos’è?”, “Perché farlo?”, “Come si fa?”) e risposte dettagliate in forma di paragrafi e punti elenco. Questa struttura favorisce anche la comparsa come featured snippet nei motori di ricerca. Il contenuto è scritto in formato markdown, lo standard per Hugo e la maggior parte dei generatori di siti statici, per garantire compatibilità e facilità di editing.
Sesto passaggio: creazione del file e commit
Il sistema crea un nuovo file markdown nella cartella della knowledge base, con un nome file appropriato e coerente con il topic dell’articolo (solitamente slugificato: tutto minuscolo, trattini al posto degli spazi). Il file contiene tutto il frontmatter e il corpo generati. Una volta creato, il sistema effettua il commit delle modifiche sul branch GitHub, con un messaggio descrittivo che include l’ID del ticket originale. Questo messaggio di commit crea un collegamento permanente tra l’articolo della knowledge base e la richiesta originaria del cliente, garantendo tracciabilità e contesto.
Settimo passaggio: creazione e revisione della pull request
Infine, il sistema crea una pull request dal branch della knowledge base verso il branch principale. La pull request include una descrizione delle modifiche, l’ID del ticket che ha generato l’articolo e qualsiasi contesto utile. La PR rappresenta il checkpoint in cui il team può revisionare il contenuto, apportare modifiche, verificare che l’articolo rispetti gli standard di qualità e allinearsi con la strategia della knowledge base. Questo passaggio umano è cruciale: sebbene i contenuti generati dall’AI siano generalmente di alta qualità, la supervisione garantisce accuratezza, coerenza di brand e adeguatezza. Approvata la PR, questa viene fusa nel branch principale, Hugo ricostruisce il sito e pubblica il nuovo articolo.
Per utilizzare questo workflow di automazione, devi identificare il corretto ID del ticket nel sistema LiveAgent. LiveAgent mostra gli ID dei ticket in due posizioni comode: nella stessa interfaccia, dove trovi l’etichetta “Ticket” con l’ID ben visibile, oppure nell’URL della pagina del ticket. Quando apri un ticket in LiveAgent, l’URL contiene un parametro tipo “ID=12345” alla fine. Questo ID è quello che devi fornire al workflow di automazione. Una volta individuato, basta inserirlo nel workflow di FlowHunt: il sistema recupera il ticket, lo analizza, controlla la presenza di duplicati, genera l’articolo, crea branch e pull request su GitHub e notifica il team per la revisione. Il processo si completa generalmente in pochi secondi o minuti, a seconda della complessità del ticket e della dimensione della knowledge base esistente.
Scopri come FlowHunt automatizza la creazione della knowledge base dai ticket di supporto: dall’analisi dei ticket alla generazione dei contenuti, fino all’integrazione con GitHub e la pubblicazione su Hugo – tutto in un unico workflow.
Una volta impostato il workflow di base, puoi ottimizzarlo con diverse configurazioni avanzate. Puoi configurare il sistema per ignorare certi tipi di ticket in base a tag, categorie o parole chiave. Ad esempio, puoi escludere tutti i ticket contrassegnati come “billing” o “account-specific”, poiché in genere non rappresentano conoscenze utili a tutti. Puoi anche impostare soglie di qualità o lunghezza: se un ticket è troppo breve o poco dettagliato, il sistema può saltarlo e attendere informazioni più complete. Il sistema di memoria può essere configurato con diversi algoritmi di matching, da semplici corrispondenze di keyword ad analisi semantiche più sofisticate. Puoi personalizzare il frontmatter e la struttura degli articoli secondo le tue esigenze, aggiungendo campi extra o modificando il formato. Alcune aziende aggiungono metadati come livello di difficoltà, target di pubblico o articoli correlati. Puoi anche configurare il sistema per aggiungere immagini generate dall’AI o prese dalla tua libreria asset. Se hai un pubblico internazionale, il sistema può creare articoli in più lingue. Inoltre, puoi gestire notifiche e approvazioni, ad esempio richiedendo la revisione di specifici membri del team prima della pubblicazione in certe categorie.
Vediamo un esempio pratico di workflow in azione. Un cliente invia un ticket di supporto relativo a un errore di integrazione WordPress, includendo messaggi di errore, screenshot e una descrizione dettagliata di ciò che ha già provato. Il team di supporto risponde con vari passaggi di troubleshooting e risolve il problema. Questo ticket è perfetto per l’automazione della knowledge base. Quando l’ID del ticket viene inserito nel workflow, il sistema recupera la conversazione completa, la analizza e verifica la memoria. Non esistendo ancora un articolo su errori di integrazione WordPress, il sistema aggiunge il topic alla memoria e procede con la generazione. Analizza la knowledge base e individua che gli articoli tecnici seguono un certo formato (sintomi, cause, soluzioni, prevenzione); l’articolo generato rispetta questa struttura, creando una guida completa che aiuterà altri clienti a risolvere in autonomia problemi simili. L’articolo viene creato su un branch GitHub, viene generata una pull request, il team lo revisiona, apporta eventuali correzioni e lo unisce. Nel giro di pochi minuti, l’articolo è online, indicizzato dai motori di ricerca e pronto ad aiutare altri utenti. La prossima volta che qualcuno cercherà “errore integrazione WordPress” troverà la risposta nella tua knowledge base, senza dover contattare il supporto.
Per giustificare l’investimento nell’automazione della knowledge base, è importante misurarne l’impatto. I KPI chiave includono la riduzione del volume di ticket su argomenti già trattati dalla knowledge base, l’aumento del traffico organico dai motori di ricerca, il tempo risparmiato dal team di supporto e il miglioramento nei punteggi di soddisfazione dei clienti. Puoi monitorare quanti utenti consultano gli articoli prima di aprire un ticket, quanti ticket fanno riferimento agli articoli e quanti clienti dichiarano di aver trovato le risposte che cercavano grazie alla knowledge base. Puoi anche misurare la qualità degli articoli tramite metriche di engagement come tempo sulla pagina, profondità di scroll e bounce rate: gli articoli più utili avranno una maggiore interazione. Inoltre, puoi tracciare il numero di articoli generati, il tempo risparmiato rispetto alla creazione manuale e i risparmi sui costi grazie alla riduzione del carico sul supporto. La maggior parte delle aziende riscontra che l’automazione della knowledge base si ripaga in pochi mesi grazie ai minori costi e alla maggiore soddisfazione dei clienti.
Automatizzare la creazione della knowledge base dai ticket LiveAgent rappresenta una grande opportunità per migliorare l’efficienza del supporto, potenziare la SEO del sito e creare una risorsa che serve i clienti anche a distanza di tempo dalla richiesta iniziale. Collegando LiveAgent, GitHub, Hugo e l’automazione AI di FlowHunt, crei un sistema che trasforma le richieste grezze dei clienti in articoli professionali in modo automatico. Il workflow è semplice: fornisci un ID ticket e il sistema gestisce tutto, dalla generazione del contenuto all’integrazione GitHub e creazione della pull request. Il sistema di memoria evita duplicati, mentre la revisione umana garantisce qualità e coerenza di brand. Crescendo, la knowledge base diventa un asset sempre più prezioso per ridurre i costi di supporto, migliorare la soddisfazione dei clienti e generare traffico organico. L’implementazione è accessibile anche a team senza particolari competenze tecniche, rendendo questa potente automazione disponibile a organizzazioni di ogni dimensione.
Un ticket LiveAgent è una richiesta o domanda di supporto clienti registrata nel sistema di ticketing LiveAgent. Ogni ticket contiene un oggetto, il corpo del messaggio, tag e lo storico completo della conversazione, che possono essere utilizzati per generare contenuti per la knowledge base.
Puoi trovare l’ID del tuo ticket in due modi: (1) Cerca l’etichetta 'Ticket' con l’ID mostrato nell’interfaccia di LiveAgent, oppure (2) controlla l’URL alla fine, dove viene visualizzato 'ID=tuo-ticket-id'. Copia questo ID per utilizzarlo nel flusso di automazione.
Sì, il flusso può essere configurato per ignorare specifici tipi di ticket. Ad esempio, puoi impostarlo per saltare le richieste di prenotazione demo ed evitare di creare pagine duplicate nella knowledge base per argomenti simili.
Il flusso utilizza una memoria per verificare se un argomento simile è già stato trattato. Se trova una corrispondenza, aggiornerà l’articolo esistente se necessario o salterà la creazione per evitare duplicati.
Il flusso crea o utilizza un branch GitHub esistente, genera un file markdown con il corretto frontmatter, effettua il commit delle modifiche e crea una pull request per la revisione prima della fusione nel branch principale.
Arshia è una AI Workflow Engineer presso FlowHunt. Con una formazione in informatica e una passione per l'IA, è specializzata nella creazione di workflow efficienti che integrano strumenti di intelligenza artificiale nelle attività quotidiane, migliorando produttività e creatività.
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